Questi politici piacentini, rendendo ancora una volta chiara anche la posizione dei partiti che rappresentano non hanno ritenuto minimamente di interloquire, in merito a una questione così importante, con i legittimi titolari (che sono tali per numero di voti) della rappresentanza collettiva delle migliaia di docenti e del restante personale scolastico che opera in città: una compagine che, ricordiamo, su tutto il territorio nazionale è composta da sei soggetti associativi-sindacali, tra questi anche la Gilda degli Insegnanti. Una scelta politica chiara che avviene a pochi giorni dalle elezioni politiche. Il Coordinatore della Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza, Salvatore Pizzo, in merito all’intenzione di sopprimere le Direzioni Didattiche e le Scuole Medie per creare degli istituti Comprensivi, ricorda anche che in ognuna di queste Istituzioni migliaia di cittadini piacentini hanno democraticamente votato anche i Consigli d’Istituto i quali potrebbero dire la loro, a ciò va anche aggiunto che l’organo tecnico per eccellenza deputato a disegnare l’offerta formativa di ogni scuola è il collegio dei docenti, l’unico capace di valutare e decidere quale sia la più idonea, alla cui valutazione la Gilda si rimette prima di esperire tutte le eventuali azioni che saranno possibili.
Intanto verificheremo presso gli organi competenti se i dirigenti scolastici hanno ricevuto una specifica delega dalla loro amministrazione di appartenenza che è il Ministero dell’Istruzione (Ufficio Scolastico Regionale dell’Emilia Romagna) o sono stati interpellati a titolo personale.
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